Sarà intitolata al professor Giulio Soliani l’aula F1 del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento (piano terra del Collegio Fiorini, ingresso dalla via per Arnesano del complesso Ecotekne): la cerimonia è in programma venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 15.30.
Nell’occasione verrà conferito il Premio “Soliani” per l’anno 2019, assegnato annualmente dal Dipartimento grazie al contributo della famiglia Soliani-Mazzotta per incoraggiare e promuovere l’interesse degli studenti magistrali alle ricerche in Fisica teorica, Fisica matematica e Biomatematica. Quest’anno il premio sarà assegnato alla dottoressa Yvonne Calò, che illustrerà brevemente i contenuti del suo lavoro di tesi “Relation between Symmetry Groups for Asymptotically Flat Spacetimes” e dei suoi studi successivi.
Giulio Soliani (1935 – 2015), laureato in Fisica all’Università di Napoli nel 1963, iniziò le sue attività di ricerca nel 1964 all’Istituto di Fisica dell’Università di Torino. Alla fine del 1968 si trasferì all’Università degli Studi di Lecce dove venne incaricato dell’insegnamento di Fisica generale. Nominato assistente di ruolo di Metodi matematici della Fisica nel 1970, nel 1972 ottenne l’abilitazione alla libera docenza in Istituzioni di Fisica. Professore associato di Fisica teorica nel 1982, divenne ordinario nel 1987 e raggiunse il pensionamento nel 2007. La sua produzione scientifica conta 118 pubblicazioni a stampa su riviste scientifiche internazionali, due monografie e vari atti di convegni. È stato relatore di sette tesi di dottorato di ricerca in Fisica e di 48 tesi di laurea in Fisica. È stato membro della Commissione selettiva dei candidati al Nobel per la Fisica.
Soliani ha iniziato la sua ricerca nell’ambito della Fisica delle Particelle Elementari, in connessione con le algebre delle correnti. La sua sensibilità matematica lo spinse poi verso il campo dei sistemi integrabili. La comunione di interessi scientifici con i professori Boiti e Pempinelli consentì di formare a Lecce un gruppo attivo nello studio dei fenomeni non-lineari, ben riconosciuto a livello internazionale. Da menzionare la collaborazione con il noto matematico e relativista inglese F. Pirani, che introdusse Soliani alle tecniche geometriche di Estabrook e Whalquist per l’analisi delle proprietà di integrabilità di equazioni di evoluzione non lineari alle derivate parziali. Questa tematica fu sviluppata da Soliani e collaboratori per diversi anni, con una notevole produzione scientifica indirizzata alla ricerca di soluzioni per equazioni non lineari, già note o di nuova formulazione. Nella stessa linea di ricerca si collocano le ricerche sull’estensione del criterio di integrabilità di Painlevé alle equazioni alle derivate parziali; ulteriori studi furono affrontati tra strutture algebriche e risolubilità di sistemi di equazioni alle derivate parziali. Nel corso degli anni il suo interesse si spostò verso i sistemi evolutivi planari, con particolare riguardo ai modelli di spin continui in più dimensioni, usando tecniche analitiche e geometriche, e quindi verso il nascente teoria dell’informazione quantistica e del Quantum Computing, che occupò gran parte della sua produzione scientifica degli ultimi anni.
Fu un docente molto apprezzato per la dedizione all’insegnamento e alla formazione degli studenti, e diversi suoi ex allievi occupano oggi posizioni nell’accademia nazionale ed estera. Va ricordata infine la sua poliedrica attività artistica di pittore e poeta, nonché di traduttore: l’edizione italiana de “La sintesi Einsteiniana” di Max Born fu curata da Soliani per i tipi di Boringhieri.