Banca Popolare Pugliese chiude il bilancio 2019 con un utile netto di 8,26 milioni di euro e convoca l’Assemblea dei Soci per il 19 aprile presso il Teatro Italia a Gallipoli confermando ancora una volta la propria solidità.
Il Consiglio di Amministrazione, infatti, nella seduta svoltasi ieri, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica. “Pur in un contesto macroeconomico incerto, la Banca – si fa sapere in una nota – conferma il suo percorso di crescita, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2019-2022”.
I crediti netti verso clientela ordinaria ammontano, al 31 dicembre 2019, a 2.366 milioni di euro e registrano una crescita, rispetto allo scorso anno, di 40,03 milioni (+1, 72%). I crediti deteriorati netti, pari a 156 milioni di euro, rappresentano il 6,60% dell’ammontare complessivo dei crediti (al 31 dicembre 2018 rispettivamente 167 milioni di euro e 7,20%) e registrano un decremento complessivo di 11,36 milioni di euro. Il tasso di copertura sugli stessi si ragguaglia al 53,69%. Nell’anno 2019 è stata realizzata un’operazione di cartolarizzazione multioriginator, con garanzia Gacs, di crediti in sofferenza per un valore lordo di circa 23,26 milioni euro.
La raccolta complessiva da clientela ammonta a 4.360 milioni di euro in incremento di 162,70 milioni di euro (+3,88%), rispetto al 31 dicembre 2018, per effetto dell’incremento della raccolta diretta di 196,38 milioni di euro e del decremento della raccolta indiretta di 33,69 milioni di euro.
La solidità patrimoniale si colloca su livelli fra i più alti del sistema con il Ceti, il Tieri e il Total Capital Ratio al phase in ed al 15,25 0 /0 fully loadedj in entrambi i casi ben oltre i requisiti di Vigilanza pari, rispettivamente al 7,543%, 9,227% e 11,47%.
Il margine di interesse al 31 dicembre 2019, rispetto allo scorso anno, si riduce del 10,64%, mentre il margine di intermediazione cresce dello 0,15% per effetto della crescita delle commissioni nette (+2,32 milioni di euro), dei dividendi (+498 mila euro) e del risultato netto delle attività finanziarie (+7,23 milioni di euro).
Le spese per il personale si riducono dell’1,83%, le spese amministrative e gli ammortamenti crescono dell’1,82% anche considerato l’incremento degli oneri sistemici per i salvataggi di altre banche che complessivamente quest’anno hanno inciso sul conto economico per circa 4 milioni di euro. Le rettifiche di valore per rischio di credito su attività finanziarie e gli accantonamenti si attestano a 2225 milioni di euro (+68,22%).