La segreteria provinciale del PSI torna a rivendicare e ribadire la necessità dell’avvio di un Tavolo Salento in merito alla realizzazione del gasdotto TAP e metanodotto SNAM.
Il territorio, con un’opera ormai di fatto realizzata, si sta svendendo per una polemica condotta da una pattuglia di irriducibili, prigionieri della loro sconfitta, più preoccupati di non darla vinta per principio, che di accogliere e sostenere una reale opportunità di sviluppo delle rispettive popolazio- ni. Non è il caso di ritornare sulla genesi e lo sviluppo di quella che più governi hanno dichiarato “opera d’importanza strategica”, compreso il Conte 1 con i Di Maio, le Lezzi e i Di Battista. Ma non si può ignorare che la iniziale battaglia dell’intero Salento per modificare quel sito sia stata compromessa dal radicalismo di alcune frange minoritarie.
Accanto alle compensazioni ambientali che, come oggi chiaramente ed un po’ tardivamente rico- nosce il Sindaco di Lecce, sono – forse – ad esclusivo beneficio dei Comuni fisicamente interessati dalle opere (mentre non lo è l’impatto ambientale presente e futuro), secondo il PSI, i sindaci e gli amministratori socialisti, occorre rivendicare da tutto il Salento nei confronti del Governo Italiano l’apertura di un Tavolo Salento che, a fronte del nuovo sacrificio al nostro territorio, destinasse in- vestimenti per sanare le tante emergenze che ci angustiano a cominciare da quelle ambientali (Cera- no, discariche abusive sparse, metanizzazione di tutto il patrimonio pubblico, bollette gas più legge- re per i cittadini del Salento, SS 275) che riguardano l’intero territorio e non si fermano alla topo- nomastica dei confini comunali.
Il fondamentalismo di taluno, l’ipocrisia di tal altro, la timidezza condizionata dalle tante campa- gne elettorali, hanno portato alla situazione attuale: il gasdotto è pronto, le emergenze Salento resta- no.
Il Segretario prov.le PSI Avv. Mario Accoto