Si parla quasi sempre solo di malasanità al Sud, ma per fortuna la buona sanità e l’eccellenza esistono anche da noi, grazie a persone illuminate e determinate, che si impegnano al meglio in campo sanitario, in un momento in cui la pandemia ci dimostra sempre più l’importanza e la priorità della sanità pubblica e privata, che devono essere sempre in sinergia e collaborazione.
Desidero perciò raccontare la mia esperienza presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera “Cardinale G.Panico” di Tricase, di cui è Direttore il dott. Romolo Fedeli e presso Orao Studio di Lecce.
Dovendo affrontare un intervento per cataratta ho deciso di affidarmi alle cure del dott. Romolo Fedeli. E’ vero che per tale tipo di intervento si è assistito ad un progressivo affinamento della tecnica chirurgica con successive semplificazioni tali da consentire oggi un intervento rapidissimo di circa 7-10 minuti in regime ambulatoriale e con recupero visivo pressoché immediato, ma è pur sempre un intervento chirurgico.
Recandomi così a Tricase nei giorni scorsi per il pre ricovero e il giorno successivo per l’intervento presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Cardinale G.Panico ho potuto constatare come tale struttura disponga di un’attrezzatura diagnostica e chirurgica completa e all’avanguardia, davvero d’eccellenza. Questo consente di affrontare in modo adeguato anche patologie ben più gravi della chirurgia della cataratta. Ma mi ha colpito pure, altra cosa fondamentale per una struttura sanitaria, l’assistenza gentile e competente e l’attenzione da parte dei medici, dell’ortottista, dott.ssa Vera Calabrese, dinamica, efficiente e disponibile, e degli infermieri al paziente, il quale si sente, così come è giusto che sia, davvero al centro. Devo dire che sono stato molto impressionato dalla preparazione, la bravura, la cordialità, la squisita cortesia, la capacità di ascolto ed empatia del dott. Fedeli.
Anche i vari contatti che ho avuto con Orao Studio sono stati davvero molto soddisfacenti. Orao Studio a Lecce, in via Liborio Romano, perfetto punto di congiunzione tra il Centro Storico e la zona moderna di piazza Mazzini è nato nel 2018 dalla volontà di alcuni professionisti di offrire a pazienti e medici un punto di riferimento dell’oftalmologia in Salento, che si avvale delle migliori tecnologie e di professionisti con elevata esperienza professionale, tecniche di diagnosi e chirurgiche innovative e garantisce al paziente adeguata assistenza dalla fase diagnostica fino al post-operatorio, sempre al fine di supportarlo al meglio nelle varie fasi. Qui ho molto apprezzato tutto, dalla prima visita con diagnosi puntuale e dettagliata da parte della gentile dott.ssa Sara Fiore alle preziose, premurose, pazienti e precise istruzioni e spiegazioni telefoniche ricevute da parte della gentile ortottista, dott.ssa Annalisa Renna.
Avendo frequentato l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale “Panico” e Orao Studio, posso dire che tra i loro punti di forza ci sono il lavoro di squadra e l’approccio multidisciplinare che insieme garantiscono al paziente uno standard qualitativo elevato di cura ed assistenza. Non amo gli inglesismi, ma amo molto la parola Team. Team è un acronimo di Together Everyone Achieves More (Insieme ognuno realizza di più). Nel settore sanitario sottintende l’interazione e l’interdipendenza di tutti i componenti dello staff, uniti verso lo stesso scopo : la salute e il benessere dei pazienti.
Da alcuni anni è andata emergendo sempre più l’importanza dell’umanizzazione dei luoghi di cura e di una adeguata formazione di tutte le figure professionali operanti nell’ambito dei servizi sanitari, a un sapere non solo tecnico ma anche umano. Una formazione che sappia coniugare insieme sapere professionale e sapere esistenziale, competenze tecniche, competenze umane e relazionali e competenze etiche e deontologiche. . Le prestazioni di cura cioè non devono essere soltanto gesti ‘tecnici’, freddi e razionali, ma devono trasformarsi in un vero e proprio atto di amore. Notevole importanza per la salute è rivestita anche dalla struttura sanitaria, che deve diventare da luogo di cura a luogo che cura
Nel dialogare durante i trattamenti, col dott. Fedeli e con i suoi collaboratori, sia a Lecce che a Tricase si è stabilito un rapporto di empatia che in campo sanitario significa fare propri i bisogni e i problemi del paziente. Si realizza così il fondamentale passaggio dal “curare” al “prendersi cura” del paziente/cliente, che in questo modo non si sente più considerato un numero, ma una persona degna di attenzione.
Pertanto, sia come paziente, sia come salentino, esprimo la mia sincera gratitudine e i miei complimenti al dott. Romolo Fedeli e al suo Team.
Wojtek Pankiewicz
Già docente di Istituzioni di Diritto Pubblico dell’Università del Salento. Attualmente docente di Elementi di Etica e Deontologia Professionale in alcuni Corsi di formazione per operatore sanitario.