Lunedì 10 gennaio, al rientro dopo la pausa natalizia, gli studenti, i docenti e tutto il personale scolastico dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce troveranno nelle aule un nuovo apparecchio a protezione della propria salute. Si tratta di rilevatori della concentrazione di CO₂ (anidride carbonica) all’interno degli ambienti. Monitorare i livelli di anidride carbonica è un modo utile ed economico per prevenire il rischio che le persone contraggano Covid-19. Lo ha scoperto uno studio condotto dal Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences (CIRES) e dell’Università del Colorado Boulder.
All’interno di un determinato ambiente, quando i livelli di CO₂ in eccesso raddoppiano, raddoppia anche il rischio di trasmissione. I ricercatori hanno fatto affidamento su un semplice assunto già utilizzato da altri ricercatori più di un decennio fa: le persone infette espirano virus trasportati dall’aria nello stesso momento in cui espirano anidride carbonica. Ciò significa che la CO₂ può fungere da “proxy” per la quantità di virus nell’aria. In sintesi, quando il display dell’apparecchio rivela una misura dell’anidride carbonica pari o superiore a 500 ppm (parti per milione) vuol dire che l’aria dell’ambiente va ricambiata con, ad esempio, l’apertura di finestre e porte.
L’anidride carbonica (CO₂) è una componente naturale dell’aria che respiriamo ed è generata dalla combustione di sostanze contenenti carbonio e ossigeno. Negli esseri viventi, la CO₂ è il prodotto di scarto della respirazione cellulare. Attualmente, l’aria esterna ne contiene circa 400 ppm (parti per milione, ossia lo 0,04%). Nei locali chiusi, la CO₂ è un buon indicatore delle diverse impurità che le persone presenti liberano nell’aria ambiente attraverso il metabolismo. Molte di queste impurità sono percettibili anche tramite l’olfatto. La CO₂, al contrario, è inodore, ma è facilmente misurabile.
«Abbiamo voluto attrezzare tutte le aule, ma anche ogni altro ambiente della scuola, compresi i laboratori e gli uffici – riferisce la Dirigente della scuola Addolorata Mazzotta – in quanto vogliamo cercare in ogni modo di ridurre il rischio di contagio e garantire ogni possibile attenzione e cautela per la salute degli studenti e di tutto il personale.»