Ad ottobre 2021 Mirko Cazzato è stato selezionato tra i 10 studenti più impattanti al mondo, unico italiano e unico europeo nella Top 10 del “Global Student Prize”, meglio conosciuto come il premio “Nobel” degli studenti, e a fine anno è stato nominato “Studente dell’Anno 2021” dall’organizzazione Your Edu Action. Già da tempo è diventato il portavoce nazionale dell’impegno giovanile nel sociale. In ogni intervista non ha perso occasione per esortare, incoraggiare e incentivare tutti i giovani ad occuparsi ed a impegnarsi proattivamente in un qualsiasi tema a sfondo sociale.
Oggi ha fatto un ulteriore passo in avanti, ha cercato, raccolto e pubblicato sul web le tante storie incredibili di giovani ragazze e giovani ragazzi che, come lui, già prima dei 20 anni, hanno donato tempo, sforzi e azioni concrete alla comunità. È nato così ISCYN – Italian Social Commitment Youth Network, una rete virtuale che, insieme alla “sorella” Internazionale, raccoglie e racconta le vite di tanti giovani impegnati nel sociale.
«Con ISCYN voglio rendere conosciute e diffuse le tante storie come le mie. – ha raccontato Mirko – Non sono una persona speciale sono solo un semplice ragazzo che ha creduto e voluto fare qualcosa di concreto per aiutare il prossimo. Io ho preso a cuore il bullismo e ho creato Mabasta ma ci sono tanti altri ambiti altrettanto importanti, come l’eco-sostenibilità, la lotta alla fame, alla violenza, alle discriminazioni, l’essere vicini agli anziani, a chi soffre, a chi è in difficoltà, l’Agenda 2030 ne è piena. Aiutare gli altri, sia come lavoro che da volontari, permette di andare a letto ogni notte col cuore che sorride e di svegliarsi ogni mattina con una grande voglia di fare. Inoltre, leggo spesso che il lavoro del futuro verterà sempre più su temi sociali, oltre ad essere d’accordo, probabilmente ne sono una prova vivente. Oggi ho 20 anni e ho già 5 anni di esperienza alle spalle, se durante la scuola superiore ho curato la stratup Mabasta come un hobby, ora lo sto vedendo come un grande e appassionante lavoro, mi sono creato il mio futuro con le mie stesse mani, proprio come ci hanno insegnato a scuola.»
Oltre alla storia di Mirko e la sua lotta al bullismo ci sono i quattro giovani di Milano che raccolgono, riparano e regalano pc agli studenti bisognosi, c’è Roza Safaryan che sta facendo da “ponte” tra l’Italia e la sua Armenia, ci sono i cinque ragazzi ECOisti, che inventano e applicano idee innovative e creative per insegnare agli adulti a rispettare l’ambiente e tutti i beni comuni. E ci sono tante storie di “semplice” volontariato, di giovani che scelgono di impegnare il loro tempo a favore di chi ha più bisogno anziché “bighellonare” sui social network.