Finisce in parità (1-1) lo scontro diretto dello Stirpe tra Frosinone e Lecce.
Un punto che consente ad entrambe di muovere la classifica, ma che favorisce, seppur di poco, il Lecce che contiene la rimonta in classifica delle dirette concorrenti, mantenendo due punti di vantaggio sulla terzultima in classifica.
Quella vista non è stata una bella partita, o meglio non è stata la partita che era nella mente di tutti i tifosi che hanno seguito la squadra a Frosinone (da notare che ad un certo punto sembrava di essere al Via del Mare, perché si sentiva solo il canto degli Ultras Lecce).
Il Frosinone sbloccava il match nel recupero del primo tempo con Cheddira (ex Bari) che approfittava di un pessimo piazzamento difensivo della squadra giallorossa e, soprattutto, di una errata uscita di pugno di Falcone.
La ripresa, caotica, senza strategia, solo nervi, vede il Lecce pareggiare la gara su rigore (sì ma che fatica, visto il rigore prima fallito da Rafia, poi fatto ribattere per irregolarità sollevate dal Var e poi trasformato da Krstovic, in un episodio a cavallo tra il gol e l’autorete, visto che il pallone incocciava il palo e finisca sulla spalla di Cerofolini e quindi si insaccava in rete….).
Dopo il pareggio momento di totale sbandamento, con il Frosinone che colpisce l’incrocio dei pali su ripartenza. Peraltro occorre sottolineare come non si possano concedere tre ripartenze così come accaduto dopo il gol del pareggio alla squadra avversaria.
La partita si è trascinata in una costante alternanza di strappi e con schemi saltati, con entrambe le compagini del tutto prive di una chiara identità di gioco in campo.
Finisce 1-1 ma il Frosinone ha avuto occasioni per portarla a casa, con Falcone che al 96′ devia in calcio d’angolo, un pallone (l’ennesimo) concesso dal Lecce, salvando così il risultato. Il Lecce deve necessariamente ritrovarsi.
Questa gara è stata giocata in modo mediocre. La fortuna ha deciso di regalare un punto, ma nel prosieguo si spera in una inversione di tendenza. La settimana prossima arriva il Verona di Baroni (ex allenatore giallorosso), oggi vincente in casa contro il Sassuolo.
Serve di più. Serve più convinzione. Serve più strategia.
Servono nuove idee: le possiamo provare queste due punte, specie quando andiamo sotto nel punteggio come, oggi, a Frosinone?
Mi sono piaciute le parole del Capitano (Baschirotto) alla fine della gara: “ci mettiamo il cuore”.
Ecco, ai battiti del cuore occorre la lucidità dei pensieri, servono punti, perché dietro non aspettano più e l’inferno della serie cadetta è ormai vicino solo due punti.